19 Feb 2010: Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale
La Commissione europea ha dedicato l’anno 2010 alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale.
Quasi 80 milioni di cittadini europei, ovvero il 17% della popolazione, sono esposti al rischio della povertà e vivono nell’insicurezza e nella mancanza di quanto la maggior parte dei cittadini dà usualmente per scontato. Povertà vuol dire anche essere costretti ad uno stile di vita molto limitato, che può portare all’esclusione sociale. La povertà e l’esclusione di un cittadino contribuiscono all’impoverimento della società intera.
La forza dell’Europa non può che dipendere dal potenziale dei singoli individui. E’ per questo che l’Unione Europea ha deciso di porre al centro del dibattito europeo la lotta alla povertà. Un Anno Europeo mira, infatti, ad aumentare la consapevolezza riguardo ad un particolare argomento, a sensibilizzare l’opinione pubblica e fornisce l’opportunità di scambiare best practices, di stimolare il dibattito sulle politiche e di creare legami utili e duraturi all’interno dell’Unione Europea.
E’, peraltro, una richiesta di impegno politico indirizzata ad ogni parte della società. Anche se la maggior parte degli strumenti per affrontare la povertà si situa a livello nazionale, tre quarti dei cittadini europei si attendono anche un coinvolgimento dell’UE. La scelta, dunque, di porre la problematica della povertà e dell’esclusione sociale al primo posto dell’agenda fa parte integrante della strategia per uscire dalla crisi e per imprimere un’accelerazione verso una società più inclusiva, che costituisce, a sua volta, uno degli obiettivi della strategia 2020.
L’Unione Europea auspica che il dibattito ed il confronto che ne scaturirà possa portare alla mobilitazione dei governi e delle parti sociali nella lotta contro la povertà, nella promozione dell’integrazione e dell’inclusione sociale ed nella formulazione di impegni chiari nelle politiche nazionali.
La campagna di sensibilizzazione sarà caratterizzata da una serie di iniziative, realizzate da tutti gli Stati Membri, oltre che dalla Norvegia e dall’Islanda, sia a livello nazionale sia a livello europeo, finanziate in parte (17 milioni di euro) dall’Unione. Nel calendario delle attività sono previsti, oltre che la realizzazione di seminari di informazione nelle scuole, la produzione di film, riviste ed altri materiali informativi, un concorso giornalistico e due “settimane tematiche”, a maggio e ad ottobre, durante le quali saranno organizzate manifestazioni nazionali in tutta Europa.
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