19 Mag Buone pratiche per combattere la povertà infantile
Proporre esempi di buone pratiche mirate a combattere la povertà infantile: l’invito arriva da Eurochild, con un bando rivolto a ong, associazioni, regioni, enti locali e ricercatori. Le proposte selezionate saranno presentate il 4 e 5 novembre a Örebro, in Svezia, nel corso della conferenza annuale di Eurochild.
I partecipanti sono invitati a presentare esempi di collaborazione fra ong, regioni, enti locali, fornitori di servizi, ricercatori, bambini e famiglie. Uno dei principali obiettivi della conferenza Un futuro più roseo – Costruire collaborazioni efficaci per combattere la povertà infantile è infatti quello di mostrare come diversi attori possano agire insieme per porre fine alla povertà infantile e dimostrare come tali collaborazioni possano portare a una maggiore efficacia nel proteggere i bambini a rischio di povertà e di esclusione sociale. Il 2010, si legge nel bando, «è l’Anno europeo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. In questo contesto, la povertà infantile è diventata una priorità nell’agenda politica europea».
Le organizzazioni, le associazioni, le regioni, gli enti locali e i ricercatori interessati a presentare esperienze di cooperazione dovranno inviare a Eurochild, entro il 4 giugno 2010, un abstract del proprio intervento in inglese, francese, spagnolo o italiano. Per partecipare occorre riempire il modulo pubblicato sul sito di Eurochild con dati e abstract. Ogni workshop, si legge nel bando, «consisterà in una presentazione di quaranta minuti circa. Incoraggiamo i candidati a portare materiale video e a proporre presentazioni che prevedano l’intervento di più di una persona».
Sempre in occasione dell’Anno europeo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, Eurochild – network di organizzazioni che si occupa della protezione dei diritti e del benessere dei bambini – ha lanciato la campagna End child poverty now, con cui chiede alla Commissione Europea di adottare una raccomandazione sulla povertà e sul benessere dell’infanzia. Si può aderire alla campagna firmando la petizione e inserendo il proprio messaggio sul sito dedicato all’iniziativa.