Il Servizio Civile compie 10 anni

Il Servizio Civile compie 10 anni

Il 6 marzo 2001 il Parlamento italiano approva la legge 64, che istituisce il Servizio Civile Nazionale, concepito come opportunità unica – messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni – per effettuare un percorso di formazione sociale, civica culturale e professionale attraverso una esperienza umana di solidarietà sociale, attività di cooperazione nazionale e internazionale, di salvaguardia e assistenza del patrimonio nazionale.

Da quel giorno sono trascorsi dieci anni. Quella del servizio civile, a sentire i giovani che l’hanno sperimentato, è un’esperienza validissima, è come una palestra di cittadinanza, che aiuta a far crescere cittadini responsabili.
 Lo ha riconosciuto anche Benedetto XVI quando affermò che il Servizio Civile nazionale deve «educare le giovani generazioni a coltivare un senso di attenzione responsabile nei confronti delle persone bisognose e del bene comune».

Il bilancio

La normativa, riconosciuta anche dalla Corte Costituzionale come scopo di difesa della patria (art. 52 Costituzione) “con mezzi e attività non militari”, parte il 20 dicembre del 2001 con poche centinaia di giovani. I posti lievitarono progressivamente arrivando a 16.079 nel 2002 e 35.897 nel 2003, mentre in dieci anni si è giunti a poco meno di 300 mila posti messi a concorso arrivando ad essere coperti per circa il 90%.

Ma i tagli alle varie leggi finanziarie governative hanno fatto ridurre drasticamente i posti del Servizio Civile volontario, arrivando ai 20.700 posti banditi lo scorso anno, mentre per il 2011 lo Stato ha messo a disposizione per questa attività solo 110 milioni di euro. 
C’è anche da dire che dal 2006 la richiesta degli enti per il numero di progetti è stata superiore ai fondi arrivando, di conseguenza, ad una severità nella valutazione, allungando la lista degli esclusi: nel 2010 gli enti hanno presentato progetti per 70 mila posti ma quelli finanziati sono stati solo 20 mila. L’anno precedente, il 2009, ha visto arrivare circa 46 mila domande di finanziamento di progetti per meno di 17 mila posti.


Ecco dunque un fallimento del Servizio Civile volontario nazionale, che forse ha una normativa da rivedere. A fronte invece delle singole Regioni che continuano a sfornare proprie leggi ed a finanziare il proprio Servizio Civile regionale. Se qualche cosa non cambierà in questo sistema, il Servizio Civile volontario, questa formidabile esperienza di un tempo, diverrà invece un fenomeno “di nicchia”.

Fonte: www.vita.it