01 Apr Community Care
Community Care è un progetto gestito dal Cnca – Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza e finanziato dal Ministero del Lavoro e politiche sociali a valere sui fondi della legge 383/00 art. 12 lettera F) anno finanziario 2011. Ha durata 1 anno. Ha preso avvio nel luglio 2012.
Finalità e obiettivi
Una delle maggiori emergenze sociali del nostro tempo riguarda il contatto, l’aggancio, la presa in carico e l’inclusione di minori ed adolescenti e delle giovani generazioni. Ci riferiamo qui a minori italiani, figli di genitori sempre più fragili ed in grande crisi identitaria sul versante dell’adultità, ci riferiamo agli adolescenti e giovani italiani disorientati a livello educativo, formativo, occupazionale, ci riferiamo ad adolescenti e giovani coinvolti in storie di microcriminalità urbana, di violenza di periferia, di nuovi stili di consumo e di spaccio di sostanze stupefacenti, ci riferiamo a minori, adolescenti e giovani stranieri (di seconda e terza generazione ormai) in ricerca di una nuova identità personale ed etnica, ci riferiamo a minori stranieri non accompagnati sempre più presenti in Italia, a minori, adolescenti e giovani stranieri richiedenti asilo, a minori, adolescenti e giovani (in particolare ragazze) vittime di tratta a fini di sfruttamento sessuale, lavorativo e di altre forme di sfruttamento (accattonaggio, mendicità, vendita di organi, ecc…).
Questo gruppo target (fatto da minori, adolescenti e giovani) rappresenta senza dubbio una delle più grande emergenze sociali del nostro tempo in Italia (ma anche in Europa).
Gli interventi messi in atto per fare fronte a tale vasta problematica sono ancora frammentati, sempre più residuali, sempre meno incisivi, anche in considerazione della grande crisi in cui si trovano le classiche agenzie educative (in particolare la Chiesa cattolica e la Scuola) che sono riuscite in parte nel passato ad arginare la situazione di crisi del mondo adolescenziale e giovanile.
Il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA) dal suo avvio ha sempre posto al centro del proprio intervento locale e nazionale interventi diversificati a favore di minori, adolescenti e giovani.
Ci riferiamo ad interventi socio-educativi, animazione sociale, educativa territoriale, lavoro di strada, centri di aggregazione, ludoteche, sportelli informa giovani, centri di pronta accoglienza, accoglienza residenziale, comunità terapeutiche, gruppi di auto-aiuto, gruppi-appartamento, affidamento familiare, orientamento, formazione professionale, tirocini in azienda, accompagnamento dell’apprendistato, ecc…
Tutto questo ha coinvolto in Italia, complessivamente, un numero notevolissimo di strutture, servizi ed operatori.
In tutto il lavoro sociale realizzato dal CNCA (ma anche da altre reti nazionali di Terzo Settore che si occupano di tali problematiche) il fulcro centrale degli interventi è stato attorno alla tematica dell’accoglienza e della presa in carico di minori, adolescenti e giovani.
Molte di queste azioni, strutturate e messe a regime a partire dagli anno ’80, crediamo vadano oggi (in virtù della grande modificazione dei fenomeni sociali sopra descritti afferenti minori, adolescenti e giovani) rivisitate, ristrutturate ed aggiornate.
Le comunità terapeutiche per adolescenti e giovani tossicodipendenti, le comunità alloggio per minori ed adolescenti, le case di pronta accoglienza per minori, adolescenti e giovani stranieri, le case famiglie per minori con difficoltà familiari alle spalle, le comunità di accoglienza per minori in area penale, ecc…vanno oggi senza dubbio ripensate e riadattate facendo tesoro di quanto di positivo ed inclusivo realizzato in questi ultimi trent’anni di lavoro sociale applicato a minori, adolescenti e giovani.
Attività
La proposta progettuale intende:
a) Raccogliere le metodologie di intervento, le pratiche messe in atto, le procedure applicate nel CNCA sull’accoglienza e presa in carico di minori, adolescenti e giovani.
b) Fare un’azione di verifica e valutazione di quanto raccolto rapportandolo ed adattandolo al contesto attuale di riferimento.
c) Sviluppare un’azione di modellizzazione degli interventi di accoglienza proponibili sulle diversificate problematiche sopra esposte, attraverso iniziative di ricerca e formazione mirate alla diffusione delle innovazioni.
d) Verificare la fattibilità e avviare un processo per la costituzione di una rete europea sulle tematiche dell’accoglienza.
Il progetto prevede diverse fasi a cui corrispondono attività differenti:
Fase n. 1: Ricerca sulle metodologie e pratiche di accoglienza
Attività 1: Ricerca documentale e normativa
L’attività ha cercato di analizzare a livello documentale quali siano stati nell’ultimo trentennio (specificatamente dall’anno 1982 all’anno 2011) gli interventi di accoglienza realizzati (a livello tipologico) rispetto ai seguenti gruppi target:
– minori, adolescenti e giovani a rischio ed in situazione di fragilità;
– minori in area penale;
– minori stranieri non accompagnati;
– adolescenti e giovani tossicodipendenti;
– minori, adolescenti e giovani vittime di tratta (sfruttamento sessuale e lavorativo)
– ragazze vittime di violenza.
Scarica il rapporto di ricerca
Attività 2: Rilevazione censuaria unità di offerta
L’attività mira a rilevare caratteristiche strutturali, organizzative, dimensionamento e ricettività delle varie unità di offerta a carattere comunitario per i target individuati presenti nella rete dei servizi delle organizzazioni associate al CNCA. Si avrà così una mappa aggiornata sul territorio delle varie tipologie di offerta.
Scarica il rapporto di ricerca
Fase n. 2: Formazione e modellizzazione degli interventi di accoglienza
Attività 1
Seminari di analisi dei modelli di accoglienza e presa in carico (metodologie, pratiche e procedure) sui target group definiti.
Attività 2
Studi di caso sul focus “accoglienza e presa in carico”.
Attività 3
Seminario nazionale di due giornate di confronto e sviluppo di approcci e modelli innovativi di accoglienza e presa in carico (metodologie, pratiche e procedure) sui target group definiti.
Attività 4
Realizzazione di un documento conclusivo del progetto, contenente orientamenti e indicazioni metodologiche e operative sulle comunità di accoglienza.
Attività 5
Realizzazione di un convegno nazionale a conclusione del progetto, di restituzione e diffusione dei risultati del lavoro di tutte le azioni di progetto. Il seminario sarà della durata di una giornata e coinvolgerà tutti gli attori del progetto, reti nazionali pubbliche e del privato sociale.
Fase n.3: Rete europea sull’accoglienza dei minori e degli adolescenti
Prefigurazione della costituzione di una rete europea sulle comunità di accoglienza per minori e adolescenti.
Staff
Il progetto è diretto da Riccardo Poli, direttore del CNCA e coordinato da Vincenzo Castelli, presidente del CNCA Abruzzo-Molise e vede coinvolti i coordinatori dei Gruppi Tematici nazionali per la Prostituzione e la tratta, Tiziana Bianchini, per le Dipendenze, Riccardo De Facci, per l’Infanzia, l’adolescenza e le famiglie, Liviana Marelli. La Segreteria è svolta da Maria Teresa Romano, responsabile dell’Ufficio nazionale del CNCA.